Differenza tra reddito ed ISEE: cosa sono e a cosa servono

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Welink Accountants

In questo articolo faremo chiarezza su un tema che genera spesso molta confusione, ovvero, la differenza tra reddito ed ISEE. Ognuno di questi due documenti ha specifiche finalità.
Per esempio, per ottenere un’agevolazione sul prezzo di determinati servizi, come servizi sanitari o lo sconto sulle tasse universitarie, è necessaria la dichiarazione ISEE, mentre la dichiarazione dei redditi permette al fisco di calcolare le tasse in base ai redditi.

 

Questo per quanto riguarda le finalità. Ma quali sono i parametri in base al quale questi due documenti vengono prodotti?
Quando si parla di reddito ci si riferisce ai guadagni che si sono percepiti in un determinato lasso di tempo. Questi guadagni non arrivano solo dallo stipendio da dipendente ma anche dai guadagni derivati da un’attività propria o da altri tipi di rendite, come ad esempio l’affitto di un immobile.
La dichiarazione dei redditi si riferisce ad un singolo cittadino.

Quando invece parliamo di dichiarazione ISEE si intende la situazione economica di una famiglia nel suo complesso. Una famiglia può avere diversi redditi ma una sola dichiarazione ISEE che, appunto, ne definisce la situazione economica. Più basso è l’ISEE, più sono le agevolazioni di cui la famiglia può godere. 

È molto importante ricordare che per entrambi i documenti è essenziale comunicare correttamente i dati, altrimenti si rischiano gravi sanzioni.

 

Il reddito: cos’è e da dove proviene

Sicuramente la fonte più comune di reddito è il lavoro da dipendente. In questo caso il reddito si compone da tutte le mensilità ricevute e vengono incluse tredicesima, quattordicesima e premi produzione, anche se questi ultimi sono soggetti ad una minor tassazione. Per attestare tali redditi è indispensabile il CUD fornito dal datore di lavoro.

Il reddito può arrivare anche da lavoro autonomo. In questo caso i redditi percepiti non derivano da un datore di lavoro ma da svariati committenti.
Come già detto, il reddito può derivare anche da altre fonti. È questo il caso dei redditi fondiari, ovvero, i redditi che derivano da beni immobili.

Qualsiasi sia la fonte del reddito, vi sono delle soglie minime sotto le quali la presentazione della dichiarazione dei redditi non è obbligatoria.
Per i lavoratori dipendenti e per i pensionati, ad esempio, questa soglia è fissata a 8000 euro annue, mentre la soglia minima è di 500 euro per i redditi da terreni o fabbricati. 

 

Isee: cos’è e a cosa serve

Come già accennato, l’ISEE fa riferimento alla situazione economica di un intero nucleo famigliare che dunque deriva dai redditi presenti e dal numero di componenti. I componenti del nucleo famigliare vengono definiti dallo stato di famiglia che tiene conto della residenza. Ciò significa che non vengono considerati componenti solo i genitori e i figli ma anche i nonni se questi hanno la residenza nella stessa abitazione.  

 

Come già detto, per il calcolo dell’ISEE vengono presi in considerazione tutti i redditi che partecipano al sostentamento della famiglia ma anche un eventuale patrimonio immobiliare. Quindi, anche nel caso dei nonni, la pensione andrà ad incidere sul calcolo dell’ISEE. 

Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi a centri Caf o a professionisti abilitati e conoscere qual è il valore dell’ISEE del nucleo familiare può garantire l’accesso a sconti su diversi servizi e agevolazioni di diverso genere.

 

Le false dichiarazioni implicano l’evasione fiscale

Come già anticipato, la non corretta comunicazione dei dati può comportare l’incorrere in gravi sanzioni, soprattutto nel caso in cui si dichiara meno di ciò che si percepisce realmente e, di conseguenza, si usufruisce di agevolazioni che non toccherebbero.
Se, infatti, non si presenta la dichiarazione dei redditi o si dichiara solo una parte di essi, si parla di evasione fiscale. Riordiamo per l’appunto, che il fisco calcola le tasse in base a ciò che si guadagna. Omettere parte o la totalità del redito fa si che il cittadino in questione paghi meno tasse di quelle che dovrebbe. 

 

Queste sanzioni non riguardano solo la dichiarazione dei redditi ma anche la falsificazione dell’ISEE che darebbe diritto a sgravi di cui non si dovrebbe usufruire. 


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